Ci sono scrittori che, nonostante la loro grandezza, non sempre raccolgono quello che meriterebbero.
Vitaliano Trevisan ha messo fine alla sua vita nel gennaio 2022, lasciandoci alcune opere di alto valore, ma soprattutto un capolavoro come “Works”, un testo unico, originale e forte, probabilmente il migliore libro del terzo millennio finora pubblicato.
“Works” stupisce ed emoziona ad ogni pagina, attraverso la vita di un giovane di provincia che descrive con precisione il suo incontro con il mondo del lavoro e le sue contraddizioni.
Il protagonista, alter ego di Vitaliano Trevisan, passa tra le molte attività produttive che lo circondano, dalle fabbriche ai cantieri edili fino alla creazione dei disegni per componenti d’arredamento, accompagnando il tutto con un “secondo lavoro”, quello di spacciatore.
L’analisi che ne ricava inquadra con spietata lucidità una regione, il Veneto, dove il lavoro é una religione, dove far soldi é il dogma, dove alcool e droga dilagano, ma l’importante é che non interferiscano con l’immagine pubblica e l’ipocrisia generalizzata.
Questa serie di immagini vogliono essere un ricordo e un omaggio a Vitaliano Trevisan e sono una serie di citazioni, attraverso luoghi e siti, dello svolgersi di “Works” che si concludono davanti al loculo che contiene le ceneri dello scrittore, morto suicida dopo aver dedicato a questa idea pagine lucidissime.
Le parti virgolettate nelle didascalie sono tratte dal libro “WORKS”
















